E la sua "messa in opera" non dipende forse
anche dal sistema adottato?
Questo studio, applicato alla ricerca artistica in una sua
pur ampia accezione,
parte, per me, dalle seguenti indagini, seppure in tempi e con
strumenti diversi:
- uno studio pittorico, che trova la sua
teorizzazione nel breve saggio dal titolo Dentro limmagine
(1990);
- uno studio/applicazione dell’essere "attore, esperito nel mondo della realtà quotidiana, secondo un
chiaro progetto estetico di "messa in scena permanente" di criteri teorici base
a seguire presupposti quali stile, tema, forma
e contenuto. Progetto-azione attuato in tempo reale e
contestualizzato nell'arco di un periodo (mondo e Casa di Latta;
1989-1999);
- una tesi di ricerca su presupposti
storici (Dal Gotico delle forme architettoniche al gotico dellattuale
formalismo; 1988);
- una recherche letteraria (serie: De
Arachnes lessellato opere) da cui è estratta una filologia
teatrale e videofilmica.
Considerazioni sulla struttura del
format artistico-multimediale
La
velocità
applicata allimmagine, derivata dalla tecnologia, che parcellizzandone
le parti permette di tramutare le informazioni visuali in numeri (passaggio
dalla materia allanalogico, al digitale, al sintetico, al corticale)
e, intervenendo su questi, consente di creare una nuova sintesi, dal
punto di vista formale, di tipo virtuale,
restituisce limmagine stessa
come una mole di dati da reinterpretare e rileggere in un momento
finito, istante unico, multiplo e imprescindibile, che ne consente
la sua riconoscibilità (ovvero: strutturazione del campo immagine
in pixel, codici numerici, campiture di colore
- v.di Dentro
limmagine - arte contemporanea).
Detta
"parcellizzazione", applicata a particolari sistemi di ripresa, o di
lavorazione dell'immagine, permette
anche di creare fotogrammi del tutto nuovi, o immagini intermedie
dal loro punto di "origine" a quello di destinazione.
Linterpolazione
è uno di questi sistemi, e, utilizzata in
un percorso filmico, è in grado di raccontare ancora per sintesi qualcosa
che non è mai stato realmente ripreso dalla macchina (ovvero riprodotto naturalisticamente),
bensì creato "a tavolino", di certo sulla base di una piattaforma reale,
ma invero frutto di pura progettazione.