Il Papa invia i suoi emissari



Alessandro VI Borgia: «Uno presso Ascanio Sforza, al castello di Marino, dal principe Colonna. Che esprima lui tutto il mio sdegno al re francese, e che s’adoperi per la liberazione delle tre dame. Occorre prendere pure contatto con messer Galeazzo Sanseverino, perché ponga i suoi buoni uffici al seguito di Carlo VIII. Julia non merita questo affronto. Se raccontassi le sue gesta, anche il fiore più ruffiano appassirebbe pur di non udire. Tuonerò questa mia grande ambascia in collo a tutti i miseri di tatto innanzi al volere del Papa! Inutile schermaglia di parole e spade, pagherò tremila ducati purché si provveda al più presto al suo rientro, e comunque l'impresa non sopporta alcun indugio, occorre agire, e di contro la politica paziente ridurrà a una burla questa offesa».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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