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UNA GIORNATA A CORTE
Un nuovo sole si levava a corte, e la mia giornata sarebbe stata
impegnativa, come sempre del resto, ma che potevo farci, senza di me
il disbrigo delle faccende del castello sarebbe stato disastroso,
fuori controllo, immagino quanti guai la mia assenza avrebbe potuto
procurare, ahimè, quanti sprechi, e quali ingiurie, quali ignominie
avremmo dovuto sopportare, pensate: ancelle, scalchi, coppieri,
chierici, giocolieri, fuochisti, cortigiane, armigeri e poi
giullari, musici, danzatrici, arcieri, cavalieri, guardie e sudditi
di ogni risma, tutti senza un saggio riscontro e incapaci a far di
conto. Un giorno il re si avvedrà dell'importanza del mio ruolo,
ecco, ma il compito non è di cedere alla tentazione della vana
gloria, bensì quello di far funzionare le cose, di far sì che tutto
proceda per il meglio, come per il timoniere che segna la rotta
verso nuovi mari, come la lanterna che segna la via al viandante,
come il favore di chi si ama, ecco, questo sono...
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