Giulia risponde chiedendo nuove
rendite per il fratello
Julia: «Gli ho recato dolore e me ne rammarico, ma il Papa vorrà
comprendere il mio stato d’animo. Avrei tanto voluto abbracciare da vivo
mio fratello Angelo che ora il mio bene supremo è il conforto che devo a
sua moglie Lella...».
“Padre santo baso umilmente lipedi de Vostra Beatitudine…
…et ricordandome io per quella sua umanità più e più volte compromesso
acaschando el caso dalcuno vescovato ne voliva investire el cardinale mio
atencto la sua estrema necessita che fino a mo gli è più presto debito che
altramente el capello, como la Santita Vostra e pienamente informata.
…per questa mia recordarlo a la Santita Vostra e supricarla avoglia fare
secundo le sue promesse e secundo è la mia ferma speranza…
D.V.S. indegna schiava.
Julia”.
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Capodimonte
14 agosto 1494
Giulia SCRIVE AL
PAPA
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