Adriana Mila scrive al papa pregandolo di cambiare idea a causa delle persistenti intemperanze del figlio Orsino

“Monoculus Ursinus”, così soprannominato dal Burckard (cerimoniere vaticano e regista delle feste del papato) si andava mostrando sempre più irrequieto, e Adriana, ben sapendo che le minacce degli Orsini erano raramente pronunciate a vanvera e la loro ferocia proverbiale, tentò un’ultima disperata mediazione col Papa.

“Beatissime Patre depoi basati di piedi de Vostra Santitate. Jera sera arivai et Dio sa quanto stracha…
...che par li sia grandissimo mancamento venire en roptura con Orsino per simile cosa così scupertamente, per che dice conoxe lo cervello de Orsino che tutto lo mundo ne empiaria e irarlo difamando, avisando la Santitate Vostra che mentre so stata in Roma questi pochi dì ha usata tanta importunitate Orsino che già non sanno che senza più se pigliare, siche suplico la Beatitudine Vostra per consolatione sua et de tutti noi altri como signore de tutti e che tutto potete che pigliate qualche partito e presto.
…suplico la Santitate Vostra y voglia bona e presta conclusione, ali piedi dela quale, lo cardinale, Julia et io de continuo ce racomandamo”.

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