In risposta il papa scrive in tutto
quattro lettere:
per Adriana, Giulia, Alessandro Farnese e per il suo fiduciario Francesco
Gacèt, esortandolo a recarsi a Bassanello per piegare a più miti consigli
Orsino Orsini
Alessandro VI Borgia:
«Basta con le ciarle! Il Breve recapitato all’impudente Orsino gli farà
risuonare le padelle! O soffoca le sue intemperanze o la scomunica!
Monsignor Gacèt dovrà curarsi del suo silenzio-assenso, piegarlo alla
volontà papale e indurlo ad ubbidire.
E tu, immodesta Julia, ti domandi che cosa hai commesso? Le tue finte e
simulate malie usate con tanta ingratitudine e perfidia verso di noi hanno
travalicato il loro corso. Se fosse come ho sentore che ti lascerai
impregnare da quella bestia di Bassanello rincasando tra i suoi covoni,
allora tu e quella baldracca di Adriana ne sortirete le pezze!
Se un cane ferito chiotta, il suo avversario certo vien meno, e la tenzone
si fa più mesta e breve, ma greve è chi ferisce se medesimo rinfocolando
cause contro di chi non può sommamente fingersi benevolente, benevolente
con quella scimmia di Orsino, lo sguardo mi si taglierebbe a raso e il mio
pudore ne resterebbe arso!».
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Roma
22 ottobre 1494
il papa infuriato
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