In risposta il papa scrive in tutto quattro lettere:
per Adriana, Giulia, Alessandro Farnese e per il suo fiduciario Francesco Gacèt, esortandolo a recarsi a Bassanello per piegare a più miti consigli Orsino Orsini

Alessandro VI Borgia: «Basta con le ciarle! Il Breve recapitato all’impudente Orsino gli farà risuonare le padelle! O soffoca le sue intemperanze o la scomunica! Monsignor Gacèt dovrà curarsi del suo silenzio-assenso, piegarlo alla volontà papale e indurlo ad ubbidire.
E tu, immodesta Julia, ti domandi che cosa hai commesso? Le tue finte e simulate malie usate con tanta ingratitudine e perfidia verso di noi hanno travalicato il loro corso. Se fosse come ho sentore che ti lascerai impregnare da quella bestia di Bassanello rincasando tra i suoi covoni, allora tu e quella baldracca di Adriana ne sortirete le pezze!
Se un cane ferito chiotta, il suo avversario certo vien meno, e la tenzone si fa più mesta e breve, ma greve è chi ferisce se medesimo rinfocolando cause contro di chi non può sommamente fingersi benevolente, benevolente con quella scimmia di Orsino, lo sguardo mi si taglierebbe a raso e il mio pudore ne resterebbe arso!».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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