Re Carlo viii entra a Roma dalla
porta del popolo
Il re dei “franciosi” fece il suo ingresso a Roma alla
testa di un grande esercito, e mentre le truppe avrebbero invaso la città,
egli si sarebbe recato in Vaticano riconoscendo il Vicario di Cristo,
prostrandosi al bacio dell’anello piscatorio e ingraziandosi Alessandro VI
(in virtù della liberazione concessa alle dame, definite da Ludovico il
Moro come “gli occhi e il cuore del Papa”). Tutto questo invece di far
deporre il Borgia dal Concilio come previsto, con disappunto dello stesso
Signore di Milano, che accusò Monsignor Ascanio e il cardinale Sanseverino
di essersi malamente adoperati per la consegna delle madonne, quando
proprio il cardinale Ascanio Sforza, un tempo tra i sostenitori della
Tiara, insieme al Moro e a Giuliano Della Rovere, erano tutti determinati
all’allontanamento del Papa per mano di Carlo VIII.
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Roma, Porta del
Popolo
31 dicembre 1494
L'Arrivo dei francesi
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