MEMOIRES D'AMOUR - Recensioni e Critica a cura di Memmo Giovannini

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a cura di Memmo Giovannini

MÉMOIRES D'AMOUR, IL TEMPO DI UN RITORNO

Mémoires D'Amour, scrittura teatrale e spettacolo, è costruito attorno a tre nuclei tematico-lingustici: l'orrore della guerra, la memoria e il discorso sull'amore e sulla sessualità. Federico Ronconi Caramadre si muove con estremo rigore all'interno del linguaggio e della analisi dei comportamenti, cercando di operare da un lato da una ristrutturazione organica delle determinazioni linguistiche nella prospettiva di un approfondimento del discorso conoscitivo e dall'altro da una riduzione delle determinazioni tematiche a strutture musicali.

Così il dramma costruisce un discorso attorno ad alcuni nuclei tematici, elabora forme comportamentali e pratiche conoscitive, ma non sviluppa una narrazione lineare e rifiuta la riproduzione di schermi descrittivi obsoleti. L'orrore della guerra, il discorso sull'amore e la memoria costituiscono infatti i nuclei centrali di strutturazione dell'opera, ma non si cristallizzano mai come determinazioni tematiche separate. Il movimento complessivo del dramma assume e fonde insieme i differenti materiali compositivi, integrandoli reciprocamente. L'orrore della guerra diventa una forma della memoria emergente, la memoria e il ricordo diventano una componente del discorso sull'amore e l'amore e la memoria dispongono dentro la spazio della guerra; insieme l'amore unifica le determinazioni differenti della memoria e la memoria non solo filtra e ristruttura ogni componente, ma diventa produzione formale e conoscitiva.

Una sinfonia in cui confluiscono strutture formali musicali e dimensione del melodramma, concentrate attorno a un unico asse strutturale che organizza intorno ai due protagonisti tutte le componenti linguistico-narrative che segna rigorosamente i tempi dello sviluppo psicologico e l'affermazione progressiva della radicalità del ricordo.

Con Mémoires D'Amour Federico Ronconi Caramadre ha realizzato la sua esperienza più radicale di arte negativa, di un'arte il cui significato è il rifiuto stesso della realtà presente, come regno del non senso, del nulla. Il teatro negativo recupera l'orizzonte stesso della tragedia, come contraddizione che non può essere riassorbita e la tensione in essa implicita. È il prospettarsi del mondo come conflitto, precarietà assoluta, che non lascia prospettive di soluzione se non quella - non proposta - di un completo rovesciamento e di una radicale distruzione dei termini della questione. Il teatro negativo rappresenta il mondo inabitabile della storia, cerca di introdurre lo squilibrio permanente, di rendere impossibile la conciliazione. Non è la prefigurazione di un'altra ipotesi, il discorso in nome di ciò che non è, di ciò che forse potrebbe essere: è la rivelazione della negatività presente, l'impossibilità della soluzione.

Con Mémoires D'Amour ci si trova di fronte a un'opera che non soltanto sgretola la possibilità di una coesistenza di nuclei strutturali divergenti, ma elimina la virtuale estraneità reciproca delle categorie strutturali, realizzandole come unico movimento unitario. Ma, insieme, dalla fusione organica di tutte le componenti strutturali emerge il carattere sinfonico dell'opera, ottenuto mediante il coordinamento delle unità linguistiche, sinfonicamente "spartite" in una distribuzione della materia, che dapprima presenta gli elementi, in seguito li sostituisce, li integra, li riprende attraverso modulazioni molteplici, l'uso del contrappunto, l'intreccio di più motivi, le combinazioni alternate, il crescendo (secondo i moduli tipi della partitura musicale). È un tipo di scrittura, rigorosamente teatrale, che nell'astratta sinfonia musicale autoriflessa, costituisce un livello di rigore nell'esperienza artistica di Federico Ronconi Caramadre.

Memmo Giovannini
04/10/2003

www.hermesartstudios.com/foto/federico-opere/memoires.htm

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