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Cresciuta ed educata al ritmo della morale borghese con l'elegante televisione in bianco e nero, durante la settimana andava a letto dopo Carosello e il sabato fantasticava in compagnia di Patty Pravo, le sorelle Kessler, Alighiero Noschese, Raffaella Carrà, Topo Gigio e Nino Ferrer. A scuola dalle suore imparò a non usare la mano sinistra (quella del diavolo!), a non fare le recite di Natale, a leggere una parola per un’altra e a dire bugie. Nel pieno delle lotte politiche di quartiere tra “fasci pariolini” e “comunisti pelosi” tentò l’inserimento in un tessuto urbano che socialmente non capiva, e mentre Edoardo Bennato raccontava a tutti la storia del burattino senza fili, organizzò il suo primo spettacolo-varietà nel teatro della scuola. I paninari anni ’80 li trascorre a Siena dove frequenta l’università, recensisce film e spettacoli teatrali per una radio locale, inizia e termina di studiare recitazione. Una volta Laureata viene assunta nel giro di un mese da tre diverse società, dalla prima fugge dopo tre giorni, dalla seconda dopo due settimane, la terza riesce ad addomesticarla. A gennaio 2002 inizia la sua collaborazione con la Hermes.
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